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Crescita personale, psicoterapia e fomazione

IL TEMPO PER I BAMBINI

La concezione del tempo dei bambini è molto diversa da quello dell’adulto. 

“Mamma ti viene a prendere più tardi”, “La scuola finisce alle quattro e mezzo”, “Il prossimo anno farai karate”. Quante frasi di questo tipo rivolgiamo in modo automatico ai bambini durante la giornata, spesso cercando di tranquillizzarli, ottenendo, però, scarsi risultati. 

Avere ben chiaro come funziona la concezione del tempo dei bambini ci aiuta ad adattare al meglio il nostro modo di comunicare con loro articolando messaggi comprensibili ed efficaci.  

Come scorre il tempo per i bambini?

Il tempo per i bambini è concreto e scandito da azioni e vissuti che si ripetono in sequenze sempre uguali durante le giornate. I bambini vivono nel presente e hanno in mente singoli episodi di ciò che hanno vissuto. Il tempo è un concetto troppo astratto per loro. Le ore e i giorni della settimana non hanno un reale significato soprattutto prima dell’entrata alla scuola primaria. La concezione del tempo come l’abbiamo noi adulti comincia a svilupparsi nel bambino solo a partire dagli 8-9 anni.

Allora, cosa possiamo dire e fare quotidianamente per aiutare i bambini ad “orientarsi” all’interno della loro dimensione temporale?

E’ fondamentale stabilire delle routine prevedibili e rassicuranti che aiutino i bambini ad orientarsi tra i vari momenti della giornata. Quando parliamo con loro definiamo il tempo attraverso eventi tangibili, come “Fai tre volte lo scivolo e poi andiamo a casa”. Esplicitiamo i nessi temporali in modo concreto, come “Dopo la nanna andiamo al parco”, “Facciamo merenda e poi arriva nonna”. Possiamo anche utilizzare degli strumenti come la clessidra o un timer che rendono visibili lo scorrere del tempo.

Prevedibilità,  sicurezza e cognizione di esistere in un tempo e in uno spazio riconoscibile con “coordinate” chiare sono fondamentali per uno sviluppo intellettivo e psicologico sano del bambino. 

Il Team Cepib

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