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PREVENIRE LA SINDROME DA BURNOUT GENITORIALE

Agire il ruolo genitoriale è un’esperienza che presenta sfide continue, spesso resa faticosa dalla diversità e complessità di ogni figlio ed anche dalle numerose esigenze quotidiane dei figli a cui il genitore deve far fronte. Tutto ciò può rappresentare motivo di forte stress sia per il singolo genitore che per tutta la famiglia. 

In questi casi i genitori possono sentirsi sopraffatti dalle loro responsabilità educative, privi delle energie necessarie, sperimentare un sovraccarico emotivo che si trasforma in un impoverimento delle proprie risorse.

Questa condizione, se prolungata nel tempo, è definita sindrome da burn-out genitoriale o parental burn-out. Tale sindrome è la risposta individuale ad una situazione avvertita come molto stressante nella quale la persona non ha risorse e strategie comportamentali o cognitive adeguate per fronteggiarla.

Il burn-out genitoriale rappresenta una sindrome specifica, diversa dal burn-out professionale, infatti molti genitori che soffrono di burn-out sul lavoro vivono la famiglia come un luogo da cui trarre sollievo, mentre altri in preda al burn-out genitoriale ritengono il posto di lavoro come un riparo dallo stress familiare opprimente. 

Il burn-out genitoriale può colpire in egual misura madri e padri, in particolare coloro che si occupano maggiormente dei figli. Sono possibili conseguenze del burn-out genitoriale: allontanamento emotivo dai figli, minor coinvolgimento nell’educazione e nelle relazioni con loro, interazioni limitate agli aspetti strumentali e funzionali, senso di inefficacia nel ruolo genitoriale, riduzione della responsività genitoriale, tendenza a diventare genitori rigidi, assenti e in alcuni casi maltrattanti e minaccia di instabilità nella coppia con risvolti di conflittualità. Il rischio per i figli di genitori con burn-out è di sviluppare un attaccamento insicuro, con conseguenze psicologiche fortemente negative per il loro sviluppo.

Per prevenire il rischio di burn-out genitoriale è importante prestare attenzione ad alcuni segnali:

• sentirsi stanchi e sovraccarichi emotivamente; 

• non sapere come intervenire davanti a comportamenti disapprovati e poco comprensibili dei figli;

• sentire di non riuscire più a gestire la situazione e pensare di aver fallito nel ruolo genitoriale;

• sentirsi spesso tesi, nervosi, ansiosi e avere difficoltà a dormire;

• rilevare un aumento delle discussioni familiari (sia con il figlio che con il partner);

Quando sentiamo che il burn-out è vicino cosa possiamo fare: Prenderci cura di noi(es. trovare del tempo da dedicare e a sé stessi, alla relazione di coppia, alle amicizie e fare attività fisica). Migliorare l’organizzazione familiare(es. stabilire delle routine, coinvolgere i figli attivamente delegando loro compiti adatti all’età per stimolarne l’autonomia e la disciplina, dividere i compiti tra entrambi i genitori per distribuire i carichi). Chiedere aiuto (cercare e avvalersi del sostegno di parenti e di amici con figli). 

Quando lo stress arriva a livelli troppo elevati è molto utile intraprendere percorsi di sostegno alla genitorialità.

Il Team Cepib

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